I Sacri Monti: prospettive future e valorizzazione
I DATI DAL CONVEGNO DI DOMODOSSOLA
Il convegno svoltosi venerdì 17 novembre e sabato 18 novembre a Domodossola e organizzato dall’Ente di Gestione dei Sacri Monti e dal Comune di Domodossola è stata un'importante occasione di confronto tra i soggetti e gli enti attivi nella conservazione e valorizzazione di questo patrimonio diffuso.
Organizzato a vent'anni dal riconoscimento Unesco "è servito a rafforzare e promuovere il dialogo non solo fra gli enti delle due regioni, ma anche con il segretariato dell'Unesco del Ministero della Cultura - come ricorda la presidente dei Sacri Monti del Piemonte Francesca Giordano - C'è stato un grandissimo lavoro di conservazione e di restauro; quello che magari è mancato è una sorta di promozione dei luoghi stessi che trovano una nuova fruizione grazie a dei sistemi di acccoglienza che siamo riusciti a creare e che ora hanno bisogno di essere strutturati”.
Durante l'appuntamento è stato riservato ampio spazio anche al Sacro Monte di Varese.
Sono stati presentati, infatti, alcuni tra i più recenti interventi di restauro.
Antonio Rava, in particolare, ha parlato del restauro dell'opera "Fuga in Egitto" di Renato Guttuso. Lorenzo Jurina ha presentato, invece, il progetto strutturale che ha permesso la riapertura in sicurezza della Cripta del Santuario. E, Gaetano Arricobene ha parlato della prima esperienza di Conservazione Programmata e Preventiva della durata 5 anniche ha interessato il Sacro Monte di Varese.
Nella seconda giornata, inoltre, la presenza dell'assessore alla Cultura del Comune di Varese, Enzo Laforgia ha rimarcato il valore e il significato del riconoscimento Unesco, mentre Andrea Chiodi ha ripercorso gli anni del festival "Tra Sacro e Sacro Monte" di cui è direttore artistico.
Il convegno, quindi, è risultato un'occasione importante di confronto non solo sui risultati delle progettualità che hanno interessato il sito seriale, ma anche sulle prospettive di valorizzaizone da mettere in atto per promuovere questo patrimonio diffuso.
Il convegno svoltosi venerdì 17 novembre e sabato 18 novembre a Domodossola e organizzato dall’Ente di Gestione dei Sacri Monti e dal Comune di Domodossola è stata un'importante occasione di confronto tra i soggetti e gli enti attivi nella conservazione e valorizzazione di questo patrimonio diffuso.
Organizzato a vent'anni dal riconoscimento Unesco "è servito a rafforzare e promuovere il dialogo non solo fra gli enti delle due regioni, ma anche con il segretariato dell'Unesco del Ministero della Cultura - come ricorda la presidente dei Sacri Monti del Piemonte Francesca Giordano - C'è stato un grandissimo lavoro di conservazione e di restauro; quello che magari è mancato è una sorta di promozione dei luoghi stessi che trovano una nuova fruizione grazie a dei sistemi di acccoglienza che siamo riusciti a creare e che ora hanno bisogno di essere strutturati”.
Durante l'appuntamento è stato riservato ampio spazio anche al Sacro Monte di Varese.
Sono stati presentati, infatti, alcuni tra i più recenti interventi di restauro.
Antonio Rava, in particolare, ha parlato del restauro dell'opera "Fuga in Egitto" di Renato Guttuso. Lorenzo Jurina ha presentato, invece, il progetto strutturale che ha permesso la riapertura in sicurezza della Cripta del Santuario. E, Gaetano Arricobene ha parlato della prima esperienza di Conservazione Programmata e Preventiva della durata 5 anniche ha interessato il Sacro Monte di Varese.
Nella seconda giornata, inoltre, la presenza dell'assessore alla Cultura del Comune di Varese, Enzo Laforgia ha rimarcato il valore e il significato del riconoscimento Unesco, mentre Andrea Chiodi ha ripercorso gli anni del festival "Tra Sacro e Sacro Monte" di cui è direttore artistico.
Il convegno, quindi, è risultato un'occasione importante di confronto non solo sui risultati delle progettualità che hanno interessato il sito seriale, ma anche sulle prospettive di valorizzaizone da mettere in atto per promuovere questo patrimonio diffuso.
CONDIVIDI
Gallery
LEGGI ANCHE
