Conclusione dei restauri alla Cripta del Santuario di Varese:
Conclusione dei restauri alla Cripta del Santuario di Varese: LA RIAPERTURA DEL 2015
IL PROGETTO

Sono giunti a conclusione i lavori di restauro della Cripta del Santuario del Sacro Monte di Varese, resi possibili grazie al progetto architettonico dell'Arch. Gaetano Arricobene e a quello strutturale dell'Ing. Lorenzo Jurina.

ENTE CAPOFILA & PARTNER

Il progetto ha avuto come ente capofila la Parrocchia di Santa Maria del Monte (Varese)

LE AZIONI PREVISTE

L'obiettivo progettuale è stato quello di rimuovere le vecchie travi, risalenti ad un intervento di salvaguardia degli anni Trenta del Novecento, in favore di una soluzione più snella, che non pregiudicasse comunque la sicurezza delle volte e del soprastante altare. Si è optato per delle puntellazioni metalliche, da affiancare alle colonne lapidee già esistenti, con lo scopo di formare una sorta di struttura a "gazebo", volta a sgravarne i carichi e consentire l'eliminazione delle barriere architettoniche presenti.
L'intervento strutturale si è poi legato a quello di diagnostica, con l'obiettivo di preservare le stesure pittoriche ad affresco del sacello.
Oltre alla superficie della cripta, sono stati restaurati anche gli intonaci dei due corridoi, dai quali sono affiorati diversi elementi decorativi eseguiti a graffito.

Sono state diverse le imprese impegnate nella resa finale del progetto: Mapei, nella persona dell'arch. Davide Bandera; la Ditta Augusto Caravati, nella persona di Claudio Caravati e Angelo Chianese, che hanno condotto con perizia tutti gli interventi edili; il Laboratorio di Restauro San Gregorio di Busto Arsizio; la società Archeo Studi Bergamo srl, impegnata nell'esecuzione degli scavi ed in particolare Roberto Mella Pariani; i progettisti Luca Vittorio Salvano (Pro-Tec Milano srl) e Michele Borrelli (Pro-Tec Milano srl); il collaudatore Enrico Nicora.

PERIODO DI REALIZZAZIONE

L'operazione di recupero è iniziata nel 2013 e si è conclusa nell'ottobre del 2015.

I FINANZIATORI

I lavori di consolidamento, restauro e scavo hanno potuto prendere forma grazie ai finanziamenti di Fondazione Cariplo, Regione Lombardia e Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte, tutti impegnati da anni a salvaguardare la preziosità dei nostri luoghi.


LEGGI ANCHE